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I Giardini              EDITSOmRIAaLrEt

Possibili               Due anni con i
                        #giardinipossibili
 N. 5 settembre 2020
                        La nostra avventura è iniziata due anni fa, il 28 settembre 2018. Da quel giorno i bambini
                        dei 4 paesi hanno iniziato un percorso che a breve li vedrà presentare le opere da loro
                        ideate nei giardini possibili di Musei, Villamassargia, Iglesias, Domusnovas.
                        In questi mesi legati al lockdown tutti i partner del progetto hanno riorganizzato
                        le loro attività per continuare a stare accanto ai bambini e proseguire il percorso
                        iniziato a scuola.
                        Le pagine youtube e facebook sono diventate le aule principali, dove i vari professionisti hanno raccontato, ispirato e spiegato ai bambini
                        i contenuti legati alle stem, al cinema, alle professioni, al giardinaggio. Con noi sempre presente la voce di Teatro Impossibile con che
                        i podcast ha ascoltato e dato risonanza a tutti i protagonisti del progetto. Instancabili e sempre presenti anche le psicologhe, che
                        telefonicamente e attraverso la piattaforma teams hanno proseguito con il loro supporto a famiglie e docenti.
                        L'estate, grazie al parziale allentamento delle restrizioni, ha visto nuovamente i giardini protagonisti, con le cacce al tesoro, le rassegne
                        cinematografiche, i laboratori sulle STEM, le supervisioni mensili con i volontari.
                        Grazie alla collaborazione tra gli Istituti Scolastici, le amministrazioni e tutti i partner questa sicuramente sarà un'estate indimenticabile
                        per tutti i bambini.
                        Ora che l'autunno è alle porte ci prepariamo alla realizzazione delle opere d'arte in ogni giardino. I progetti sono già pronti, non resta che
                        iniziare!
                        Grazie di cuore a tutti, a Massimo, in primis. Volontario instancabile che oggi non è più con noi, ma il cui ricordo sarà sempre nei nostri
                        cuori.
                        Maria Giovanna Dessì

                        IL CONTEST #RESTOACASA #SCRIVO E #RACCONTO

                        Flessibilità e Adattabilità sono parole a cui tutti ci siamo abituati. Si riferiscono alle attitudini maggiormente richieste alle persone
                        nel mercato del lavoro, ma non solo. Le stesse caratteristiche devono essere oggi applicabili a tutti i progetti e alle attività che le
                        organizzazioni propongono alle comunità. Il contesto attuale legato alla pandemia lo ha mostrato con forza, mettendo a nudo la fragilità
                        dell’intero genere umano e mostrando la nostra strutturale interconnessione globale. Non ci sono confini, non ci sono muri, non ci
                        sono nazioni. Il Coronavirus ha mostrato quanto sia insensato isolarsi e al tempo stesso ha fatto capire chiaramente che le soluzioni
                        possono esistere solo a livello globale. Con l’intento di aiutare i bambini a capire la complessità e condividere questo momento con
                        tutti i loro coetanei è nata l’idea di organizzare il contest #restoacasa e #scrivo al fine anche di riportare tutti ad una riflessione sui
                        valori di solidarietà fondamentali per la sopravvivenza delle nostre comunità. Il contest per storie di massimo 20 righe che raccontano
                        la quotidianità ai tempi del #coronavirus dedicato ai bambini dagli 8 ai 13 anni di tutta Italia è stato proposto dall’ Associazione Elda
                        Mazzocchi Scarzella, chiuso il 30 aprile, ha visto la partecipazione di 83 bambini provenienti da diverse parti d’Italia.Tanti gli spunti e gli
                        insegnamenti che emergono dai racconti dei protagonisti, così come la volontà comune che il vero divertimento stia nello stare insieme
                        e condividere tempi e spazi. Mentre la piccola Elisa dal Molise racconta come il suo papa, dopo aver chiuso la sua attività, inizi a fare ciò
                        che fa la mamma, Simone dal Piemonte puntualizza come ora riesca a fare tutto con più calma e dedicarsi al giardinaggio. Elena dalla
                        Sardegna, invece, racconta quanto sia difficile stare lontana dai suoi tesori, i suoi nonni, mentre Alice aspetta di poter giocare con suo
                        cuginetto, perché non importa dove e come, l’importante è stare insieme. “Abbiamo ricevuto opera da località diverse ma accomunate
                        da esperienze comuni a dimostrazione che le risposte emotive appartengono ad un patrimonio universale e, probabilmente, iscritto nei
                        geni della nostra specie – spiega Maria Giovanna Carta, insegnante della scuola primaria di Domusnovas e presidente della commissione
                        di valutazione del contest - La reazione “Evvai! Vacanze inaspettate” viene velocemente scalzata da una ben più forte “Voglio tornare a
                        scuola”, perché solo lì l’apprendimento avviene nel modo più semplice e sano: attraverso la relazione e lo scambio reale e immediato”.

                        Maria Giovanna Dessì

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